Una serata di grande musica quella che si è tenuta sabato scorso a Fortunago (Oltrepò Pavese) nell’avveniristico Teatro Auditorium Azzaretti. Il complesso “SENZA PATRIA” che dedica tributi ai NOMADI ha ospitato il loro leader e fondatore BEPPE CARLETTI che, oltre a suonare la sua immancabile tastiera, ha accompagnato vari brani anche con la fisarmonica. Marco Clerici ha presentato la serata ed è riuscito ad entrare in sintonia con Carletti il quale si è dimostrato disponibile a rispondere alle tante curiosità che venivano proposte ogni quattro o cinque canzoni. Il repertorio suonato ha compreso, tra gli altri, grandi successi quali Dio è morto, Un giorno insieme, Un pugno di sabbia, Ho difeso il mio amore e l’immancabile Io Vagabondo che proprio quest’anno ha compito 50 anni. L’occasione è stata propizia anche per ricordare la prima e storica voce del gruppo AUGUSTO DAOLIO che Beppe Carletti ha raccontato come un vero e proprio artista in quanto autore di gran parte dei testi delle canzoni, cantante, pittore e poeta. Ci si è soffermati molto anche sulla figura di Francesco Guccini autore di canzoni memorabili che i NOMADI hanno inciso ancora quando lo stesso Guccini non poteva depositarle perché non iscritto alla SIAE. A proposito di SIAE, Beppe Carletti conta al suo attivo 200 partiture. Un plauso – come ha specificato lo stesso Carletti – va al Comune di Fortunago, uno dei borghi più belli d’Italia che ha avuto il coraggio di erigere un auditorium all’avanguardia che può contenere più spettatori rispetto al suo numero di abitanti e dove vengono organizzati eventi di carattere nazionale che attirano pubblico da ogni parte della Lombardia e non solo. Degno di nota il complesso SENZA PATRIA composto da Massimo “Chico” Rognoni (voce), Antonio Paci (batteria), Antonio Pizzarelli (basso), Massimo Pasculli (chitarra elettrica), Claudio Rodella (chitarra elettrica), Lallo Marioni (tastiera). Al termine della serata, Marco Clerici ha congedato il numeroso e caloroso pubblico con la seguente frase di Augusto Daolio: “Se canti solo con la voce, prima o poi dovrai tacere. Canta con il cuore, affinché tu non debba mai tacere”.